
I ricercatori del Gladstone
Institutes hanno scoperto il meccanismo che “uccide” le nostre cellule
del sistema immunitario T CD4 predisponendo quindi all’attacco virale da
HIV e all’AIDS.
Tra l’altro è stato individuato
un farmaco antiinfiammatorio che riesce a bloccare ed impedire la morte
di queste importanti cellule del sistema immunitario.
Si sta pianificando un trial in fase due da testare su persone sieropositive
La protagonista è una proteina
chiamata IF116 che è in grado di riconoscere i frammenti di DNA di HIV
all’interno delle cellule immunitarie colpite da una infezione detta
abortiva , cioè dove il virus non si replica ma fa cofidicare e produrre
alcune proteine. In queste cellule colpite si viene ad attivare un
enzima chiamato caspasi-1 in grado di creare un processo di piroptosi ,
cioè una forma di infiammazione “infuocata” che porta a morte cellulare.
Questo processo ripetitivo porta alla lunga alla morte cellulare.
Negli studi che si stanno
approntando, si sta testando un potente antinfiammatorio in grado di
bloccare la caspasi-1 rompendo il ciclo cellulare di
infiammazione/morte.

Questo era il meccanismo già
evidenziato nel 2010 in uno studio che evidenziava come l HIV provasse a
infettare le cellule immunitarie inducendo queste a una forma di
suicidio con la finalità di proteggere l’organismo e portando quindi al
collasso immunitario con cui si identifica l’AIDS.
In teoria la proteina IK116 , un
sorta di sensore del DNA, che ho nominato all’inizio dell’articolo,
invia segnali all’enzisma caspasi-1 che a sua volta attiva il processo
di “ morte cellulare infuocata” la piroptosi

Se, come promesso, un potente
antiinfiammatorio potesse bloccare l’attività di tale proteina avremmo
fatto un passo in avanti nella cura di tale patologia, abbassando anche
la resistenza agli antivirali.
Compito dell’andrologo
sensibilizzare sempre i propri pazienti al rispetto della propria
salute, anche con regole sul comportamento sessuale