http://www.medicitalia.it/andrea.militello/news/2675/Impiego-dei-marker-tumorali-sierici-in-maschi-adulti-con-tumore-testicolare-a-cellule-germinali
mercoledì 6 febbraio 2013
La Prostatite
La Prostatite
Questo articolo intende fornire alcune informazioni sulla Prostatite
(infiammazione della prostata) e alcuni consigli per un migliore approccio alla
sua cura. Per evitare i danni delle funzioni genitourinarie che potrebbero
derivarne. Il suo contenuto è il completamento della visita dello specialista
urologo, che rimane comunque il momento fondamentale e indispensabile per la
diagnosi e la scelta della terapia. Le informazioni qui riportate possono
servire a richiamare alla memoria le spiegazioni e le raccomandazioni dello
specialista.
La prostata: la sua collocazione e i suoi
collegamenti
La prostata è una ghiandola dell’apparato
genitale maschile che ricorda, per dimensioni e forma, una piccola
castagna E' situata alla base della vescica, anteriormente all'ultimo tratto
dell'intestino retto, nel punto di incrocio tra le vie urinarie e le vie
seminali.Infatti la prostata è attraversata dall'uretra, che costituisce
l'ultima porzione delle vie urinarie, e dai dotti eiaculatori che costituiscono
l'ultimo tratto delle vie seminali. A loro volta i dotti eiaculatori originano
dalla confluenza dei dotti deferenti, che provengono dai testicoli, e delle
vescicole seminali, situate sulla faccia posteriore della prostata. l dotti
eiaculatori sboccano nel tratto intraprostatico dell'uretra, a livello di una
piccola prominenza della parete prostatica chiamata veru montanum. L'ultimo
tratto, in comune, delle vie urinarie è costituito dall'uretra anteriore. La
presenza di questi sintomi può far sospettare una prostatite che però deve
essere confermata dalla visita di uno specialista L’esplorazione rettale,
eseguita con un guanto ben lubrificato, il medico palpa la prostata per
valutarne le dimensioni, la forma e la consistenza .In caso di prostratite
acuta la prostata si presenta di dimensioni normale, con consistenza variabile
( molliccia, normale o lievemente indurita).La palpazione può comportare la
fuoriuscita del meato urinario di alcune gocce di secrezione biancastra o
giallastra. Ma sintomi più vaghi possono essere ugualmente rivelatori. l dolori
testicolari ricorrenti, i bruciori minzionali fino all'Incontinenza Urinaria,
la microematuria persistente, I'emospermia (fuoriuscita di sperma misto a
sangue). Quest'ultima spesso si associa alla presenza di Calcificazioni della
Prostata. Approfondimenti diagnostici In caso di prostatite acuta ogni
ulteriore accer-tamento viene rinviato a dopo la risoluzione del quadro clinico
acuto, in quanto la gravità della sintomalogia Richiede un trattamento
tempestivo. La diagnosi di prostatite cronica richiede invece un
approfondimento diagnostico per consentire la scelta del trattamento più
adeguato.Vengono Generalmente eseguiti esami microscopici e colturali della
secrezione prostatica, del liquido seminale e delle urine. Questi esami hanno
lo scopo di identificare la presenza di batteri e di altri microrganismi che
possono essere responsabili dell'infezione. L'esecuzione dell'antibiogramma
consente di scegliere l'antibiotico più efficace contro ciascuno dei germi
identificati.Le indagini possono essere completate con I'esecuzione di un esame
ecografico transrettale dell'apparato urinario e della prostata per valutare
l'eventuale presenza di altre patologie che possono comportare disturbi simili
a quelli della prostratite o che possono favorire l’insorgenza dell’infezione
prostratica. Attenzione: la raccolta delle urine, della secrezione, prostatica
e del liquido seminale deve essere fatta usando gli appositi recipienti
sterili. La prostata è costituita da numerose piccolo ghiandole separate da
sottili fibre muscolari. Per la sua sede è le sue funzioni, la prostata
coinvolta in due importanti funzioni dell'apparato genitourinario maschile:
I'eiaculazione e la minzione. Durante I'eiaculazione il secreto delle ghiandole
prostatiche viene emesso nell'uretra dove si miscela con il liquido seminale
proveniente dai dotti deferenti e dalle vescicole seminali grafico prima di
essere espulso all'esterno. Dall'altra parte l'aumento volumetrico della
ghiandola prostatica può causare una deformazione o una compressio- ne o una
compressione del tratto prostatico dell’uretra che può ostacolare l’emissione
di urina durante la minzione
L’INFEZIONE
DELLA PROSTATA : LE PROSTATITI
La ghiandola prostatica è
suscettibile di infezioni come altri organi del nostro corpo.Le infezioni come
alri organi del nostro corpo.Le infezioni prostatiche( prostatiti) sono molto
rare nel bambino e nell’adolescente mentre sono relativamente frequenti nel
giovane e nell’adulto.Nell’anziano possono associarsi alla presenza di
ipertrofia prostatica. LE POSSIBILI VIE DELL’INFEZIONE Il contagio sessuale.I
microrganismi causa dell’infezione, spesso a seguito di un contagio sessuale,
possono risalire l’uretra, penetrare negli sbocchi delle ghiandole prostatiche
e raggiungere la prostata( via ascendente).In questo caso è frequentemente
associata un infezione dell’uretra.( uretroprostatite) Il reflusso di urina. In
altri casi la prostatite può essere causata da reflusso di urina infetta negli
sbocchi delle ghiandole prostatiche, provocato da concomitanti alterazioni
patologiche dell’uretra o della prostata. La diffusione dal retto. L’infezione
può raggiungere la prostata per diffusione diretta o linfatica dall’ultimo
tratto dell’intestino (retto), che è immediatamente adiacente alla prostata.La
stitichezza ostinata o le infezioni sono i fattori predisponesti per questa
modalità di trasmissione dell’infezione. La via ematica. Più raramente
l’infezione può propagarsi direttamente alla prostata a partire dal circolo
sanguigno, come conseguenza di un infezione acuta in un’altra sede corporea(
infezioni respiratorie,ascessi dentari, ecc.). Le prostatiti possono essere
causate da batteri o da altri microrganismi o essere abatteriche. Le persone
con malattie croniche (diabete) o debilitanti sono più esposte alle infezioni
prostatiche, come d’altra parte ad ogni altro tipo d’infezione. La prostatite
abatterica (Prostatosi) . In alcuni casi non è possibile dimostrare la presenza
di batteri o di altri microrganismi infettivi.Quest'ultima condizione
patologica viene definita prostatiche abatterica o prostatosi.In questi casi si
può sospettare la presenza di un'infezione causata da una quantità molto bassa
di microrganismi (bassa carica batterica), quindi difficilmente identificabile
coi comuni mezzidiagnostici. In altri casi l’origine di questi disturbi può
essere ricercata in cause non infettive che comportano una congestione acuta
della prostata (accumulo di secrezione e ristagno di sangue) dovuta a
prolungata astinenza sessuale o prolungata eccitazione sessuale senza sfogo,
alla pratica del coito interrotto, a ripetuti microtraumi in regione plvica
(bicicletta), a grave stitichezza o emorroidi.
PRINCIPALI DISTURBI DELLA
PROSTATITI
Febbre elevata. Malessere generalizzato. Ritenzione acuta d’urina. Urine
torbide. Dolore perinerale o lombare. Dolore testicolare GRAVE DISTURBO DELLA
MINZIONE Pollachiura Nicturia Minzione imperiosa Bruciore o dolore alla
minzione Incontinenza urinaria I farmaci Il trattamento della prostatite acuta
è basato sull'impiego tempestivo degli antibiotici. Trovano comune impiego in
In questi casi antibiotici ad ampio spettro, cioè attivi su diverse specie
batteriche. Il trattamento deve avere una durata di almeno 10-14 giorni.
Superata la fase acuta è consigliabile eseguire gli esami microscopici e
colturali della secrezione prostatica che servono come guida per la
prosecuzione della terapia. In seguito lo specialista valuterà l’opportunità di
proseguire la terapia antibiotica per altri 15-21 giorni.In ogni caso è indispendabile
seguire con il massimo scrupolo la prescrizione dei medico, sia per le dosi sia
per i tempi di trattamento, anche se i disturbi della prostatite sono
scomparsi.Nella fase acuta può essere inoltre necessaria la somministrazione di
farmaci antinfiammatori per ridurre la sintomatologia dolorosa.E’ consigliabile
il riposo assoluto a letto, una dieta leggera e l’assunzione di abbondanti
quantità di liquidi. Il trattamento della prostatite cronica è più impegnativo.
E' importante riuscire ad identificare l'agente dell'infezione per poter
selezionare Le l'antibiotico più efficace (terapia mirata) .Ovviamente anche in
questo caso è indispensabile seguire con il massimo scrupolo la prescrizione
dei medico. Trattamenti troppo brevi anche a dosaggi pieni possono favorire le
ricadute Nei casi in cui non è possibile identificare alcun agente infettivo,
si ricorre ad una serie di provvedimenti intesi a ridurre i disturbi e a
rimuovere i possibili fattori predisponenti. Nei periodi in cui la
sintomatologia è più acuta può essere consigliata l'assunzione di farmaci
antinfiammatori per brevi periodi anche topici. In alcuni casi può essere
consigliato l'impiego di farmaci che favoriscono lo svuotamento della vescica.
l semicupi o i bagni caldi sono spesso assai efficaci nel dare sollievo alla
sintomatologia. L'alimentazione Le norme dietetiche sono volte a ridurre
I'irritazione dell'intestino ed evitare il ristagno di feci, condizioni che
provocano alterazioni della circolazione dei vasi emorroidi che si riflettono
sul circolo prostatico. E' indispensabile evitare o ridurre drasticamente il
consumo di cibi piccanti (contenenti pepe, peperoncino e spezie varie), di
cioccolata e di caffe. Anche l'assunzione di alcoolici (vino e birra compresi)
deve essere rigidamente limitata La funzione intestinale La funzione
dell'intestino deve essere regolare. Le feci devono essere evacuate tutti i
giorni, ricorrendo in caso di stitichezza all'abbondante assunzione di liquidi
e di alimenti ricchi in fibre vegetali (pane integrale, pane di segale, verdure
cotte a foglia larga, spinaci, frutta cotta) o all'impiego di lassativi
cosiddetti di "massa" a base di agar, crusca o altre fibre vegetali.
Nei casi di stitichezza più ostinata è consigliabile l'assunzione di sostanze
ad azione lubrificante (olio di oliva, olio di vasellina) o di supposte di
glicerina. In presenza di emorroidi infiammate, prolassate o sanguinanti, sarà
opportuno interpellare uno specialista per le cure specifiche dei caso. In
questi casi è comunque sempre consigliabile un'accurata igiene locale dopo ogni
defecazione e l'impiego di pomate ad azione analgesica ed antiedemigena
(preparati antiemorroidari). Lo stile di vita Un utile completamento a questi
provvedimenti può essere l'adozione di uno stile di vita regolare sulla base di
alcune semplici regole: consumare pasti possibilmente caldi, ad orari regolari
ed in condizioni di tranquillità; Passeggiare e praticare attività sportive
rilassanti ( nuoto, corsa moderata, ginnastica a corpo libero, ecc.); infezione
prostatica può manifestarsi in modo improvviso con disturbi gravi e mai
sopportabili (prostatite acuta) oppure in modo più subdolo con sintomi più
lievi ma fastidiosi e persistenti nel tempo (prostatite cronica). La prostatite
acuta è caratterizzata dalla comparsa di febbre, talvolta molto elevata (39-40
'C), preceduta da brividi e accompagnata da compro- missione delle condizioni
generali (dolori muscolari e articolari). La febbre è associata a gravi
disturbi della minzione: necessità di urinare con frequenza piccole quantità di
urina sia di giorno che di notte (nicturia), stimolo ad urinare improvviso; ed
incoercibile (minzione imperiosa) fino all'Incontinenza Urinaria, bruciore o
dolore durante la minzione. Le urine sono spesso torbide o purulente. Può
essere presente dolore in sede perineale o lombare. In alcuni casi diventa
impossibile urinare, nonostante i ripetuti tentativi, con conseguente
ritenzione acuta d'urina. l sintomi della prostatite cronica sono più sfumati:
dolore o "sensazione di peso" in sede perineale, dolenza uretrale,
spontanea o successiva al rapporto sessuale.Più raramente o episodicamente sono
presenti disturbi della minzione: minzioni frequenti o notturne, modesti
bruciori menzionali. L'epididimite Le infezioni prostatiche possono talvolta
propagarsi lungo le vie seminali fino a raggiungere I'epididimo, un piccolo
organo immediatamente sopra il testicolo. L'infezione, dell'epididimio
epididimite, monolaterale o bilaterale, può essere una fastidiosa complicanza,
immediata o tardiva delle prostatiti.In caso di prostatite acuta, anche
l'infezione dell'epididimo ha caratteri acuti (epididimite acuta); violento
dolore testicolare associato a febbre elevata e ad un rapido ingrossamento dell'epididimo
che diventa indistinguibile dal testicolo, fino a formare una massa
dolentissima di dimensioni doppie o triple rispetto a quelle originarie del
testicolo. La prostatite cronica può associarsi invece ad un'infezione dell'epididimo
con caratteri più sfumati (epididimite cronica): dolenzia inguinale o testicolare
con modesto sviluppo di volume dell'epididimo che si presenta lievemente
aumentato di consistenza e modicamente dolente alla palpazione. Talvolta la
comparsa di sintomi dolorosi inguinali e testicolari costituisce la prima o
unica manifestazione della prostatite cronica. Evitare sport od altre attività
che possono provocare traumi del perineo (bicicletta, motocicletta, ecc.).
Evitare lunghi periodi alla guida di autoveicoli (
autotrasportatori,tassisti,agenti di commercio,ecc.) e intervallare quasta attività
con brevi passeggiate per riattivare la circolazione della gambe e del bacino;
svolgere un’attività sessuale regolare, senza eccessi o periodi prolungati di
astinenza.